Con Anna Karenina in scena sabato 12 (ore 21) e domenica 13 (ore 17.30), la Stagione di Prosa 24/25 del Teatro di Pisa, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, si avvia al termine e suo sugello sarà, giovedì 17 aprile (ore 21), Ezra in Gabbia, scritto e diretto da Leonardo Petrillo con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini.
Quasi esaurite, intanto, le due date di Anna Karenina, lo spettacolo che, con la regia di Luca De Fusco (che firma, assieme a Gianni Garrera, l’adattamento teatrale del monumentale romanzo di Lev Tolstoj), vedrà sul palco del Verdi Galatea Ranzi nel ruolo di Anna Karenina e Giacinto Palmarini in quello di Vronskij.
Per i biglietti ancora disponibili: Biglietteria del Teatro Verdi, 050 941188 e www.vivaticket.it.
Prima della prima recita, sabato 12 alle 17.30, il Ridotto ospiterà le Conversazioni in Teatro, gli incontri di approfondimento sulla Prosa organizzati dal Verdi con l’Università di Pisa: partecipano la Compagnia degli attori di Anna Karenina e Marco Sabbatini, docente di Letteratura russa (Unipi). L’ingresso è libero.
Tra il 1875 e il 1877 Lev Tolstoj pubblica a puntate sul Russkij Vestnik, quello che per Nabòkov è il capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo. Come nel romanzo tutto inizia e termina con un treno, suo emblema. Alla stazione Anna Karenina incontra il conte Vronskij. Egli sente l’immediato bisogno di guardarla “non per la sua bellezza, non per la sua eleganza e nemmeno per la grazia discreta che profondeva, ma perché quando gli era passata accanto aveva colto sul viso di lei una dolcezza e una tenerezza tutte particolari”.
Ella, donna aristocratica, è sposata senza alcun sentimento d’affetto con un alto funzionario statale e si dibatte tra la ribellione a un noioso matrimonio e il travolgente amore ‘proibito’ che la mette ai margini della società perbenista e crea conflitto con il suo amante. Non si distacca dal marito neppure quando egli le propone il divorzio e al tempo stesso non segue l’uomo di cui è innamorata. Questo suo vivere straziante e l’allontanamento dal figlio la portano alla sua tragica morte.
Nelle note di regia, Luca Fusco spiega: “Come raccontare a teatro una delle storie più belle del mondo? Abbiamo cercato di rispondere a questa domanda in vari modi. Innanzitutto con un cast di livello che parte da una delle migliori attrici italiane, Galatea Ranzi, per il ruolo di Anna, ma anche da un insieme di interpreti di altrettanto spessore, che vanno da Paolo Serra nel ruolo di Karenin, a Giacinto Palmarini in quello di Vronskji, a Stefano Santospago in quello di Oblonskij, Francesco Biscione, Debora Bernardi, Irene Tetto, Giovanna Mangiù e la giovane Mersilia Sokoli. Insieme col drammaturgo Gianni Garrera abbiamo deciso di non nascondere l’origine letteraria del testo, ma anzi di valorizzarla. Al di là dei dialoghi, le parti più strettamente narrative e i pensieri dei personaggi saranno detti dagli stessi attori che interpretano i ruoli, seguendo la lezione del Ronconi del “pasticciaccio” e configurando degli “a parte” tipici del linguaggio teatrale.
A queste tecniche puramente teatrali ho aggiunto un montaggio veloce, cinematografico, composto di molte brevi scene e contrassegnato dalla grammatica visivo-musicale, ormai consueta nelle mie regie, di Marta Crisolini Malatesta, Gigi Saccomandi e Ran Bagno. Le coreografie sono di Alessandra Panzavolta. Come nel romanzo tutto inizia e termina con un treno, emblema del testo di Tolstoj”.
LA LOCANDINA
ANNA KARENINA
dal romanzo di Lev Tolstoj
adattamento Gianni Garrera e Luca De Fusco
regia Luca De Fusco
con Galatea Ranzi e Giacinto Palmarini
e con Debora Bernardi, Francesco Biscione, Giovanna Mangiù
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Gigi Saccomandi
musiche Ran Bagno
produzione Teatro Stabile di Catania/Teatro Biondo Stabile di Palermo