È quasi un'invocazione necessaria e benaugurante il titolo del cartellone di spettacoli che la Formazione del Teatro Verdi di Pisa presenta alla ripartenza delle attività teatrali.
Tutti i percorsi sono uniti da un denominatore comune: la necessaria coltivazione della fantasia e della creatività proprio nel momento in cui questa nostra fondamentale capacità è stata maggiormente attaccata. Gli spettacoli sono la reazione di un nutrito gruppo di adolescenti e di un gruppo di uomini e donne diversamente giovani.
Tutti i corsi pensati prima della pandemia sono stati reinventati alla luce di quanto accadeva e dei tempi di riapertura che si prolungavano al di là delle previsioni fatte a gennaio quando i corsi sono iniziati. Ma ce l'hanno fatta e tutti i laboratori di formazione attorale del teatro Verdi avranno un loro esito scenico, un incontro col pubblico. Una comunità che si ritroverà a condividere temi che possano essere di riflessione e un'iniezione di energia.
La riscrittura de "La Storia Infinita" di M. Ende è sembrato un testo perfetto in questi tempi di patologie mai edite come quelli che abbiamo vissuto; al di là della malattia dal punto di vista sanitario, il rischio è stato ed è quello di ammalarsi dentro, coltivando quel nero nulla che rischia di mangiarci l'anima, proprio come succede nel mondo di Fantàsia del libro di Ende, che improvvisamente tende a sgretolarsi con l'Infanta Imperatrice ammalata di non si sa che.
Lo spettacolo contiene creazioni sviluppate proprio durante il lavoro in remoto, che potremmo dire hanno costituito una cura al quadrato: da un lato inventavano e narravano personaggi che si affannavano a sviluppare una cura contro la malattia dell'Imperatrice della storia, dall'altro andando a costituire, grazie alla costruzione dello spettacolo, una cura per i partecipanti. Il Titolo "La Grande Ricerca" esplicita da solo il viaggio e alcune scene registrate sulla piattaforma Zoom, che è stata l'unica sala prove usata durante molti mesi, testimoniano la duttilità del percorso nel suo sviluppo.
Allo stesso modo il mondo fatato che si intreccia con le vicende relazionali del "Sogno di una notte di mezz'estate" di William Shakespeare è sembrato un testo analogamente adatto anche perché narra lo sforzo e la voglia di praticare il teatro da parte di alcune persone che non sono professioniste, ma che trovano proprio nel preparare uno spettacolo un antidoto alla grande complessità del tutto. "Gli Ultimi giorni di Giuda Iscariota" dell'americano Adly Guirgis, andato in scena per la prima volta nel 2005, è incentrato su di una fantasiosa terra di mezzo tra cielo e terra in cui si celebra appunto il processo al Primo traditore. Il testo è straordinario proprio nell'esaltare quel tempo sospeso e di riflessione a cui siamo stati costretti nell'ultimo anno. "I Giganti della Montagna" di Luigi Pirandello è uno dei testi più indefiniti dell'autore, incompleto (Pirandello è morto mentre lo stava ultimando), è unico nell'aprire e sviluppare la sua riflessione esistenziale alla linea fantastica e brillante che ha rappresentato nella sua opera un elemento fondamentale, spesso però trascurato nell' interpretazione scenica delle sue opere.
"Bel mortale canta ancora", che è una battuta della regina delle fate Titania nel "Sogno di una notte di mezz'estate", dice la necessità del canto e della condivisione della bellezza; dice la voglia di continuare a sviluppare quella parte relazionale e creativa che è stata palpabile nei numeri delle adesioni ai corsi e che ora è pronta a "riveder le stelle". Sarà un presentarsi alla collettività ovviamente ancora contratto (limiti nel contatto e nel togliersi la mascherina in scena, specie per i primi spettacoli), ma sarà in ogni caso una festa, visto che non può resistere a lungo un teatro non dal vivo e senza pubblico.
Inizio della prevendita: martedì 15 giugno per i 3 spettacoli, su tutti i consueti canali.
E' possibile acquistare i biglietti sui seguenti canali di prevendita:
Prezzo unico: 10 euro.
Il giorno di ciascuno spettacolo il botteghino è aperto anche un'ora prima dell'inizio.
Su tutti i canali di vendita è possibile utilizzare il Voucher digitale di rimborso eventi 2020 per organizzatore Fondazione Teatro Pisa.
E' possibile utilizzare il bonus carta del docente e 18app per l'acquisto del biglietto, presentando al botteghino il voucher dell'importo corrispondente, in formato cartaceo;
in caso di acquisto telefonico, il voucher va inviato in formato pdf o jpg all'email biglietteria@teatrodipisa.pi.it.
I congiunti/conviventi che desiderano sedersi accanto possono contattare la Biglietteria (botteghino o servizio telefonico) per l'assegnazione dei posti.
Si segnala che all'accesso in sala sarà richiesta l'autodichiarazione compilata e firmata: modulo disponibile a questo link →.