Il Teatro di Pisa è il primo teatro ad essersi dotato di un defibrillatore automatico, aderendo alla campagna di sensibilizzazione “Tre minuti per il cuore” promossa da “Cecchini Cuore” e divenendo così punto DAE. La notizia è stata data al pubblico che gremiva il Teatro in occasione delle due recite di Turandot: prima dell’inizio dello spettacolo, infatti, il Presidente della Fondazione Teatro Giuseppe Toscano e il dottor Maurizio Cecchini – Cardiologo e Medico d’Urgenza dell’Ospedale di Pisa, attuale responsabile della terapia Sub Intensiva del reparto ospedaliero universitario di Medicina d’Urgenza, artefice e promotore primo della campagna – hanno salutato gli spettatori informandoli dell’importanza di questa iniziativa. I defibrillatori automatici, infatti, sono dei salvavita fondamentali. Semplici da usare, possono essere impiegati da persone qualsiasi – non necessariamente medici o infermieri – previo un semplice addestramento (che parte del personale del Teatro di Pisa, addetti alla sicurezza in primis, ha seguito sotto la guida del dottor Cecchini). Per capire l’utilità di questo strumento, basta pensare come gli ultimi studi europei abbiano dimostrato che con l’impiego dei defibrillatori automatici la percentuale di sopravvivenza di chi è vittima di un arresto cardiaco, nei tre minuti che decorrono in attesa dell’equipe medica di soccorso, sale a valori compresi fra il 25% e il 74% . Dotandosi del Defibrillatore Automatico, il Teatro Verdi è diventato così un presidio salvavita fondamentale, sia per gli spettatori che per la zona della città dove è ubicato. Chi volesse maggiori informazioni sulla campagna “Tre minuti per il cuore” può visitarne il sito www.cecchinicuore.org
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