Pisa, Teatro Verdi
sabato 12 maggio 2018 ore 10.30 e ore 21
Il Laboratorio teatrale del Liceo Scientifico "U. Dini" di Pisa presenta
FRANKENSTEIN, MARY & CO
di Franco Farina
regia Alice Bachi e Franco Farina
aiuto regia Daniele Matronola
costumi Eleonora Ghetti
trucco Patrizia Bonicoli
coordinamenento laboratorio Paola Panicucci e Maria Rosaria Vincelli
coordinamento scenografia Massimiliano Ferrante e Carmen Ciorica
consulenza scenografia Sergio Seghettini
gruppo scenografia Elia Turini, Matteo Baldasseroni, Valeria Ceccarini, Tommaso Pistelli, Samuele Saviozzi Aurora Creonti, Francesca Bonotti, Marco Bonaretti, Karissha Hernandez, Klarissha Hernandez
troupe video
regia Andrea Lenci
troupe Jacob Devine, Alessandro Redini, Lorenzo Sassi, Domenico Schinella, Sara Bellini
PERSONAGGI e INTERPRETI
I Resurrection man
Larry - Marcello Leoni, Ludovico Tommasi
Adam - Federico Sodano, Pietro Argento
Mary Ann - Francesca Schiano, Chiara Fantozzi
Sweetie - Matilde Silenzi, Elisa Volpi
Sally - Alessia Squeglia
Il Capitano - Tommaso Mondadori, Marco Butitta
Guardia 1 - Tommaso Mondadori, Marco Butitta
Mary and friends
Mary Wollstonecraft Godwin Shelley - Anna Loi, Camilla Mondadori, Virginia Fabiani
Percy Shelley - Gabriele Bertini, Adriano Tonini
Jane (Claire della prima scena) - Susmita Farina, Cecilia Silvestri, Margherita Pardi
I Guardoni che spiano Villa Diodati dall’Hotel D’Angleterre
Monsieur Dejan (proprietario dell’Hotel D’Angleterre a Sacheron, prima tappa del secondo soggiorno in Svizzera di Mary e Percy Shelley, prima che la comitiva si trasferisse a Villa Diodati) - Diego Campera, Federica Perrotta
Madame Dubois - Federica Sacco, Chiara Benevento
Madame Rochefort - Manoela Todorova, Camille Baldi
Madame Minniedopulos - Marta Diamanti, Alice Mengali
Dama 1 - Benedetta Iacoponi, Giulia Leoni
Dama 2 - Giulia Gigliotti, Ludovica Finelli
Dama 3 - Joana Lixmeta, Caterina Strambi
Uomo 1 - Adelchi Santoni, Matteo Carminati
Quelli di Villa Diodati
Byron - Matteo Andre, Ida Bosio
Polidori - Davide Sicca, Bianca Muzzi
Katherine e Susette (nurse della Figlia di Mary) - Federica Sainati, Alice Bazzichi
La Capra di Byron - Andrea Milano
Quelli del “Frankenstein”
Victor Frankenstein - Manuel Ficini, Lorenzo Punzi
Assistente 1 - Albino Campenni, Cristiano Venanzoni
Assistente 2 - Francesco Perrotta, Clelia Finocchio
Assistente 3 - Filippo Santero, Olga Maria Capuzzi
La Creatura - Diego Avesani, Giacomo Luzzati
Il Professor Krempe - Matteo Filippi, Serena D’Angelo
Il Professor Waldman - Francesco Montana, Gaia Lombardi
Ernest - Tommaso Garzia
Elisabeth - Giulia Nannini, Valentina Annarella
Padre - Francesco Macchia
Magistrato - Adelchi Santoni, Matteo Carminati
Signora Neubelmeier - Francesca Covalo, Elettra Tomassini
Justine - Onda Carofiglio, Marta Biver
Pubblico del processo 1 - Leonardo Lopez
Pubblico del processo 2 - Sara Squeglia
Pubblico del processo 3 - Abhishek Radano
Agata - Federica Sbrana, Chiara Cona
Felix - Marco Salamone, Matteo Baldasseroni
Sefia - Miruna Cuc, Chiara Barontini
De Lacey (Il vecchio cieco) - Enrico Tripiccione
Elisabeth (la moglie della Creatura) - Federica Sacco
Alba (la figlia della Creatura) - Lavinia Santoni
Esther (seconda figlia della Creatura) - Chiara Cona
William (il figlio della Creatura) - Tommaso Garz
Durata dello spettacolo: 2h 30' con un intervallo
biglietti: intero 12 euro, ridotto studenti 7 euro
prevendita da giovedì 10 maggio al Botteghino del teatro e nel circuito vivaticket (per orari e modalità clicca qui)
Dalla nota nel programma di sala dello spettacolo:
La storia del romanzo “Frankenstein” è una storia fatta da personaggi che raccontano: Walton, un esploratore del Polo, racconta alla sorella la sua avventura; tra le mille difficoltà dell’impresa, bloccato tra i ghiacci, si imbatte in Victor Frankenstein, che quasi assiderato insegue la sua Creatura. Frankenstein, soccorso, racconta la storia di come è riuscito a creare un essere, resuscitandolo attraverso congegni e studi nuovissimi, da un collage di pezzi di corpi morti; nella sua narrazione anche la Creatura racconta tutto quello che il suo creatore non può sapere, dato che è stata da lui abbandonata dopo la nascita. Le Narrazioni si alternano, così come i punti di vista. Nello spettacolo che state per vedere o avete già visto, ugualmente sono tre le fonti di narrazione: Mary Shelley, Frankenstein, che narrerà parte del romanzo e i Resurrection Man, personaggi inventati, ma dedotti dalla Storia, parte di quel nutrito gruppo di persone che in quei primi decenni dell’800 si dedicarono a trafugare i morti per fornire corpi alla sperimentazione scientifica e alle aule di medicina, in cui si facevano spettacolari dissezioni anatomiche a favore di studenti e cittadini curiosi. Il commercio in tal senso fu così poderoso da richiedere provvedimenti. Una legge ne contenne il traffico promettendo e comminando pene molto severe che arrivarono anche alla pena di morte; era diventato veramente insopportabile quanto avevano preso a viaggiare i cadaveri, che veramente non avevano più requie.
Ci siamo divertiti a narrare l’intreccio di questi tre fili che portarono alla scrittura del romanzo, a partire anche da uno sguardo alla vita della sua autrice, Mary Shelley; una vita pienissima di eventi felici e luttuosi che la costellarono in un’alternanza veramente incredibile. Ci ha affascinato cercare di avvicinarci alla sua sensibilità, tracciandola in alcuni momenti particolari della sua biografia e fantasticando un poco sui suoi incontri e amicizie, per rintracciare anche la genesi di quel capolavoro letterario, frutto di una sensibilità particolarissima di una giovane che appena diciannovenne (più o meno coetanea delle ragazze che la interpretano), fu in grado di declinare la propria fantasia in un sì mirabile prodotto. “Frankenstein” fa parte di quei romanzi che rischiano, come si dice, di mangiarsi l’autore. Un po’ come “Pinocchio” oscura Collodi, anche “Frankenstein” occulta Mary, che invece da sola invoglierebbe a un libro o a un intero spettacolo […].