IL BARBIERE DI SIVIGLIA
Melodramma buffo in due atti
Libretto di Cesare Sterbini dalla commedia omonima di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
musica di Gioachino Rossini
Personaggi e interpreti
Rosina Chiara Amarù
Figaro Gurgen Baveyan
Conte di Almaviva Dave Monaco
Bartolo Roberto Abbondanza
Don Basilio Arturo Espinosa
Berta Paola Valentina Molinari
Fiorello/Ufficiale Tommaso Corvaja
Ambrogio Marcello Giorgio
Maestro concertatore e direttore d’orchestra Francesco Pasqualetti
Progetto Fanny & Alexander
Regia, scene e luci Luigi De Angelis
Costumi Chiara Lagani
ORT – Orchestra della Toscana
Coro Arché diretto da Marco Bargagna
Nuova Produzione e Allestimento
Coproduzione Teatro di Pisa, Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Alighieri di Ravenna, Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e Teatro del Giglio di Lucca
La prima rappresentazione nel Teatro di Pisa è del 1882, l’ultima si data invece nella Stagione Lirica 2014-15 (21-22 febbraio). Dopo quasi dieci anni, Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini torna quindi nelTeatro di Pisa nel moderno allestimento firmato dalla regia di Luigi De Angelis.
La storia di Rosina e del Conte di Almaviva è ambientata all’interno e all’esterno di un appartamento contemporaneo in cui si muovono personaggi e caratteri a rappresentare il conflitto tra le generazioni. Il Barbiere di Siviglia viene composto da Rossini mentre si trova a Roma nel 1816; il librettista Cesare Sterbini trae il soggetto dall’omonima commedia del francese Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais. Titolo originario era “Almaviva ossia l’Inutile precauzione”.
Nella Siviglia di metà del XVIII secolo il Conte di Almaviva, nei panni dell’umile Lindoro, desidera conquistare il cuore di Rosina, pupilla del vecchio burbero dottor Bartolo che la ospita in casa. Venuto a sapere da don Basilio, maestro di musica di Rosina, che Almaviva è in città, Bartolo decide di affrettare le sue nozze con Rosina, mentre il Conte si rivolge a Figaro. Questi è un furbo e sagace barbiere a cui tutti fanno riferimento per risolvere questioni e bagattelle: è il factotum della città e assai sensibile al denaro. Mette in piedi stratagemmi e suggerisce inganni e travestimenti al Conte per avvicinare Rosina e favorire i loro convegni d’amore all’insaputa di Bartolo. Dopo una serie di equivoci e bugie, finalmente Lindoro rivela a Rosina la sua vera identità, riescono a sposarsi grazie all’aiuto di Figaro e di don Basilio. Ogni precauzione si è insomma rivelata inutile.