EZRA IN GABBIA. O IL CASO EZRA POUND
scritto e diretto da Leonardo Petrillo
liberamente tratto dagli scritti e dalle dichiarazioni di Ezra Pound
con Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini
scene Gianluca Amodio
costumi Lia Francesca Morandini
disegno luci Enrico Berardi
musiche Carlo Covelli
aiuto regia Mario Rinaldoni
foto Pino Le Pera
produzione TSV - Teatro Nazionale, OTI - Officine del Teatro Italiano nell'ambito del progetto "VenEzra" promosso dalla Regione Veneto
Uno spettacolo sulle ossessioni: per la giustizia, per la libertà, per l’usura, che corrode il mondo.
Nell'estate del 1945, Pound rimase per 25 giorni in una gabbia di rete metallica, un tetto di lamiera e il pavimento in cemento, esposta alle intemperie e illuminata costantemente durante la notte nel campo di prigionia dell'esercito americano, a Pisa.
Note di regia di Leonardo Petrillo
Ezra in gabbia è uno spettacolo basato sulle ossessioni: ossessione per la giustizia, per la libertà, per l'usura che corrode il mondo...
L'ossessione dell'uomo Pound che si sente inadeguato, per non essere riuscito, se non a sprazzi, a far fluire carità e amore, "a rendere le cose coerenti"; ma difende la sua poesia, la scoperta delle incongruenze sociali e artistiche, del mondo e degli uomini.
È una messinscena che tutto mostra e tutto nega.
La scena è spoglia, a eludere se stessa. Al centro del palcoscenico una gabbia.
La musica è distorsione del reale.
I video montano e smontano il concetto stesso di materico, come un bimbo che gioca a creare.
Solo la parola, ghianda di luce, trova la propria forma e la propria ragione. Solo il silenzio, finale e definitivo, apre la memoria finalmente alla danza della vita e gli restituisce dignità e libertà.
Mariano Rigillo è l'attore ideale per interpretare Ezra Pound, con la sua gestualità, la ricerca del silenzio, la parola in idea.
Anna Teresa Rossini evoca il pensiero ed i Cantos del poeta/profeta rendendo bello il difficile.
A ragione della memoria.
durata 1 ora e 46 minuti