Pisa, Teatro Verdi
sabato 22 febbraio 2020 ore 20.30, turno A
domenica 23 febbraio 2020 ore 15.30, turno B
GUGLIELMO TELL
melodramma tragico in quattro atti di Gioachino Rossini
libretto di Étienne de Jouy et Hippolyte-Louis-Florent Bis
tradotto dal francese da Calisto Bassi
Guglielmo Tell Gezim Myshketa / Michele Patti
Arnoldo Melcthal Giulio Pelligra / Matteo Falcier
Gualtiero Farst Davide Giangregorio
Melcthal, padre di Arnoldo Pietro Toscano
Jemmy, figlio di Guglielmo Tell Barbara Massaro
Gessler Rocco Cavalluzzi
Rodolfo Giacomo Leone
Ruodi Nico Franchini
Leutoldo Luca Vianello
Matilde, principessa degli Asburgo Marigona Qerkezi / Clarissa Costanzo
Edwige, moglie di Guglielmo Tell Irene Savignano
direttore Carlo Goldstein
regia Arnaud Bernard
scene Virgile Koering
costumi Carla Galleri
video design Virgile Koering
assistente alla regia Yamala Irmici
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Coro Opera Lombardia
Maestro del Coro Massimo Fiocchi Malaspin
Coproduzione Teatro Sociale di Como/As.Li.Co, Fondazione Teatro Ponchielli di Cremona, Fondazione Teatro Grande di Brescia, Fondazione Teatro Fraschini di Pavia, Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, Fondazione Teatro di Pisa
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La Stagione 2017/18 si aprì con un grande Concerto di Gala per il 150° del nostro Teatro, concerto la cui seconda parte fu interamente incentrata su brani del Guglielmo Tell di Rossini. Una scelta non casuale: fu proprio con il Guglielmo Tell, nella sua versione italiana (quella di Callisto Bassi, approvata dal compositore, andata in scena per la prima volta a Lucca, al Teatro del Giglio, il 17 settembre 1831) che il 12 novembre del 1867 si aprì per la prima volta il sipario del Verdi.
È quindi con grande piacere che oggi proponiamo il Guglielmo Tell nella sua intierezza, grazie a questa nuova coproduzione che nasce dal Circuito Lirico Lombardo.
Ultimo capolavoro operistico di un Rossini ormai all’apice della fama, e definitivamente trasferitosi a Parigi,dove ricopriva l’incarico di Directeur de la musique et de la scène du Théâtre Royal Italien, Guillaume Tell, il cui libretto trasse ispirazione dal dramma omonimo di Schiller , fu scritto per l’Opéra, dove andò in scena il 3 agosto 1829 aprendo di fatto la strada al grand-opéra francese da un lato e al melodramma romantico italiano dall’altro, e segnando nel contempo la genialità di Rossini nel rigenerarsi, svincolandosi dagli stereotipi del ‘rossinismo’ ormai dilagante in tutta Europa.
Opera avveniristica, visionaria e difficilissima, questultimo capolavoro rossiniano si pone nella storia della musica non tanto come un congedo dal passato ma come un ponte prezioso e misterioso con la musica del futuro, a partire da Wagner per toccare colori e architetture formali che si avvicinano a Mahler. Con il Guglielmo Tell l’intero mondo musicale europeo ottocentesco ha dovuto fare i conti, ed ancora adesso resta una pietra miliare dalle profondità abissali inedite e sconosciute.
L’ultima rappresentazione di Guglielmo Tell nel nostro Teatro è stata nella Stagione 1968.